inspiré par jlg

soffio erica fusini / gabriele passaro
antonio sinisi

CAST & PRODUZIONE

una messa in scena di ANTONIO SINISI

con ERICA FUSINI, GABRIELE PASSARO

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scenotecnica e oggetti STEFANO PIETRINI

immagini VIRAGES FILMS PARIS

costumi CLAUDIA FONTI

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produzione NATACHA VON BRAUN

partner B-SIDE / MALALINGUA

residenza TEATRO VILLA PAMPHILJ

SINOSSI

Michel, ladro e truffatore, mette a segno un colpo a Marsiglia, rubando un’automobile. Dopo aver lasciato la città, viene inseguito da un poliziotto per eccesso di velocità. Dopo aver cercato inutilmente di nascondersi e dopo aver accidentalmente rinvenuto una pistola nell’auto rubata, Michel uccide il poliziotto per non essere arrestato.

Tornato a Parigi per affari con l’intenzione poi di fuggire a Roma, ritrova Patricia, una ragazza di cui si era innamorato e che vorrebbe portare con sé in Italia. Le rivela pian piano la sua condotta delinquenziale e le fa capire che la sogna al suo fianco anche come complice della sua vita spericolata, nella quale “il dolore è un compromesso”.

NOTE DI LAVORO

Soffio / Souffle,  composto da Antonio Sinisi è il tentativo di recuperare la pratica teatrale ovvero il tempo e lo spazio. L’ispirazione al grande film, manifesto della Nouvelle Vogue, non è solo legato alla trama — tra l’altro molto semplice — e ai contenuti narrativi, bensì ad una modalità di lavoro che investe i nostri tempi. Al tempo Godard fece il film con meno della metà del costo medio di un film dell’epoca e le riprese durarono soltanto 23 giorni. La messa in scena vuole utilizzare lo stesso tempo produttivo a favore di un’estetica dove classico e avanguardia si intrecciano. Ne risulta un corpo-a-corpo, uomo-donna, dove voce/corpo/scena/tempo sono gli assi di riferimento. In scena un’attrice e un attore giovanissimi, entrambi proveniente dall’Accademia Bordeaux.

Soffio fa parte di una tipologia di drammaturgia che è un tempo si definiva PO (ovvero poliziesco/poetico/politico). Poetico per capacità di suscitare immaginario e fantasie; politico per il modo di praticare il teatro; poliziesco per una trama che prevede un crimine. Poetico nella drammaturgia, politico nel creare la scena, poliziesco per la linea narrativa.

di Francesca Romana Moretti / Quarta Parete Roma

di Barbara Fabbroni 

di Alessandro Scarnecchia / Terza Pagina Magazine

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